Una vita a cavallo tra le due guerre che si incrocia straordinariamente con l’antica e autentica ricetta dei taralli pugliesi, ricevuta in dono dalla sua mamma.

“Padrona Marietta”, così veniva chiamata nonna Mariangela dagli operai, ma anche dai contadini e da altre massaie della zona, ogni sabato preparava il caratteristico forno a legna, dalla cupola in pietra, alla giusta temperatura, con fuoco di legno di quercia: poi, passava a impastare il tarallo e gli dava la giusta cottura fino alla domenica, giorno in cui veniva mangiato a pranzo e a cena, insieme al pane; tutti piluccavano nel cestino prima di iniziare a mangiare, nell’attesa che arrivasse la minestra.
Erano i momenti più belli della famiglia riunita durante le feste, quando, pronti a mangiare e tutti seduti a tavola, si scherzava, si mangiava un tarallo e si beveva un bicchiere in allegria.
Questo era il tarallo vestito a festa; durante la settimana, invece, veniva mangiato a mo’ di spuntino: gli operai li prendevano dai cesti, se ne riempivano le tasche e durante il lavoro ogni tanto ne mangiavano qualcuno.

Gli ingredienti “segreti” della sua ricetta

Il Territorio

La ricetta antica e originale dei Taralli Pugliesi

Il giusto dosaggio degli ingredienti

I tempi corretti di lavorazione e cottura

Un abbraccio sincero tra passione per la cucina e amore per gli altri

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